Nascetta, rinascita di un vitigno


Autore :

fabio bruno
fabio bruno

Ho concluso il mio precedente articolo [link] con questa frase “ Il Neo-Risorgimento della viticoltura italiana passa anche attraverso la riscoperta di vitigni dimenticati, come ad esempio è la Nascetta “ .

Quel che ho definito Neo-Risorgimento è tutto ciò che è accaduto nell’ultimo trentennio nella nostra penisola, ovvero una grande crescita a livello qualitativo del vino italiano. In contemporanea, o di conseguenza, l’interesse delle persone per il vino è notevolmente aumentato e lo si capisce attraverso le numerose discussioni sul social, sui blog e riviste dedicate al settore enoico. Nel suddetto articolo “Il Neo-Risorgimento del vino italiano. Le cose vanno male, però…“ completo la mia osservazione con alcuni dati statistici, tra i quali si evidenziano quelli riferiti all’export del vino italiano da 30 anni ad oggi e da essi si evince il grande exploit.

Uno fra i tanti motivi che mi rendono fortemente ottimistico per il futuro del vino italiano, è la continua ricerca e riqualificazione dei vitigni destinati all’estinzione.

L’Italia è il paese con un patrimonio varietale vastissimo rispetto agli altri paesi nel mondo. Perciò non ci si limita a consolidare le produzioni dei vini che hanno ottenuto successo ma si conducono sperimentazioni per far risorgere i vitigni minori o rari.

La storia della Nascetta parte da una scoperta innescata da alcuni produttori e dall’istituto di ricerca dell’università di Torino.

Negli anni ‘90 è iniziato un recupero di alcuni filari di quest’uva nel comune di Novello in particolare nel vigneto Pasinotti, il più antico, riconducibile al 1948 appartenente all’azienda Le Strette.

Un vitigno che era certamente conosciuto nell’ 800 come ne descrivono alcuni documenti dove il Di Rovasenda lo definì come “Anascetta, un’uva delicatissima e vino squisito”.

Gli studi successivi della Dottoressa Anna Schneider hanno confermato l’origine autoctona della cultivar imparentata con il Gròs blanc, un vitigno tipico della Val di Susa ( Fonte: nascettadinovello.com [link] ).

Nel 1994 è nata la prima micro produzione nelle cantine di Elvio Cogno, nel 1997 anche Le Strette inizia le sperimentazioni di questo vitigno autoctono piemontese circoscritto nel comune di Novello.

In piemontese questo vitigno viene chiamato Nas-Cëtta, nome che viene riportato in etichetta da alcuni produttori di Novello.

Nel 2002 la Nascetta entra a far parte della DOC Langhe e nel 2010 si ottiene il riconoscimento della DOC Langhe Nas-cetta del Comune di Novello la cui produzione è autorizzata nel solo Comune utilizzando uve Nascetta al 100%. [ fonte: nascettadinovello.com ]

Dalle sperimentazioni e studi compiuti si riscontra un’uva con caratteristiche longeve, viene vinificato e maturato sia in acciaio che in legno ed in tutti i due casi mantiene distinguibili le sue caratteristiche.

la Nascetta è un vitigno semi-aromatico e ed ha un colore giallo paglierino abbastanza carico, un riscontro visivo che ho appurato in tutte le etichette (tranne Marenco) che ho preso in esame ed espongo di seguito.

Un altro filo conduttore delle bottiglie nella mia degustazione è una vaga somiglianza al profumo del moscato.

Marenco [link] Nas-cetta 2016. Langhe DOC Nas-cetta del Comune di Novello

  • Sistema Guyot basso su collina di media pendenza con terreno calcareo argilloso di media tessitura.
  • Resa per ettaro: 52 q.li circa
  • Criomacerazione 24 hr con sistema tradizionale
  • Fermentazione a temperatura di circa 16/18° C
  • vol 13%
  • Il colore è giallo paglierino chiaro e presenta riflessi verdolini. I profumi sono abbastanza intensi, fiori bianchi, con l’aumentare della temperatura si percepiscono alcune note agrumate di pompelmo rosa. In bocca prevale l’acidità e l’alcool, probabilmente è in fase calante dopo 3 anni in bottiglia essendo un vino concepito per un consumo nel breve periodo.

Braida [link] Serra dei Fiori La Regina 2017. Langhe DOC Nascetta

  • 100% Nacetta
  • Fermentazione e vinificazione in solo acciaio.
  • Vol. 12,5%
  • Giallo paglierino intenso, al naso ha un netto sentore di burro d’arachidi, note esotiche e agrumate di pompelmo, una tendenza verso i sentori di idrocarburi. Equilibrato al palato, percezione gusto-olfattiva di burro d’arachidi, presenta una buona persistenza.
  • Note: Anche Grazie all’azienda Serra dei Fiori in collaborazione con l’Università Agraria di Torino si sono compiuti degli studi sulla Nascetta.

Le Strette [link] Nas-cetta 2017. Langhe DOC Nas-cetta del Comune di Novello

  • 100% Nascetta
  • Affinamento in acciaio.
  • Vol. 13,5 %
  • Giallo paglierino carico, Appena ci si avvicina il naso al bicchiere si sente subito un netto profumo di fiori d’acacia che con lo scorrere del tempo si trasforma in di miele d’acacia, profumi intensi che ricordano in qualche modo i sentori del Moscato quindi frutti gialli e fiori bianchi. Un vino armonico evoluto molto bene perché si cominciano a sentire note secondarie (miele), frutta secca, salvia. Potrebbe evolvere ancora uno o due anni.

Stra [link] Nas-cetta 2017. Langhe DOC Nas-cetta del Comune di Novello

  • 100% Nascetta
  • La vendemmia avviene manualmente con controllo della temperatura tramite ghiaccio secco.
  • Macerazione a contatto con le bucce per 3 giorni, fermentazione in vasca d’acciaio per circa 12 giorni.
  • Vol 14,5%
  • Il colore è giallo paglierino intenso. Ha profumi abbastanza intensi, si percepiscono profumi di frutti gialli e agrumati e note erbacee, fa un po di fatica ad aprirsi. Il gusto è intenso e fresco, ha una gradazione alcoolica importante, si denota una buona persistenza.

BelColle [link] Nas-cetta 2018 Langhe DOC Nascetta

  • Vitigno Nascetta 100%
  • Comune La Morra – Verduno 
  • Superficie vitata 1,5 HT
  • Anno di impianto 2015
  • Terreno bianco, sabbioso con presenza di calcare.
  • Altitudine 300 m s.l.m
  • Resa per ettaro 80 quintali.
  • Vinificazione breve macerazione e fermentazione in vasca inox con lieviti autoctoni a temperatura controllata.
  • Affinamento in acciaio su lieviti per 6 mesi con batonnage settimanali.
  • Affinamento in bottiglia 2 mesi.
  • vol 13%
  • Colore giallo paglierino con riflessi verdolini, profumi intensi di fiori bianchi freschi ricorda vagamente il moscato e frutta esotica come il mango, infine ha sentori agrumati. Al palato è intenso e fresco, si distingue per la sua grande sapidità. Molto gradevole ora e sicuramente da aspettare uno o due anni per dare il meglio quando la minor spigolarità bilacerà meglio il corpo del vino.

Elvio Cogno [link] Nas-cetta 2016 Langhe DOC Nas-cetta del Comune di Novello

  • 100% Nascetta
  • 4000 viti per ettaro
  • Allevamento controspalliera potata a Guyot
  • Vinificazione in acciaio, controllo della temperatura
  • Affinamento:di 6 mesi in acciaio
  • Permanenza sui lieviti 180 giorni
  • Affinamento in bottiglia 3 mesi
  • Coltivata su di una superficie complessiva di 20 ettari, per una resa di 55 quintali di uva.
  • Vol. 13%
  • Giallo paglierino carico, il primo riscontro olfattivo è la leggera nota fumé, profumi agrumati come il cedro,  si scopre facilmente il sentore di idrocarburi. Dotato di una buona spalla sapida ben equilibrata con alcool e acidità  É un vino maturo, presumo che sia iniziata la fase discendente. Nel complesso è armonico.

Dalla degustazione si nota che la Nascetta cambia volto radicalmente rispetto al terreno in cui viene impiantato e da come viene vinificato.

Tutte le 6 bottiglie sono state vinificate e affinate in acciaio, alcune aziende hanno usato la criomacerazione per estrarre i profumi primari oppure una breve macerazione sulle bucce per regalare più struttura.

In tutti i casi si ha un tratto distintivo che parte dal profumi freschi di fiori acacia per passare in un secondo momento alle note agrumate ed erbacee, per finire in taluni casi alle sensazioni di idrocarburi.

Le Strette, Elvio Cogno e Belcolle sono le bottiglie che ho più apprezzato ed hanno caratteristiche diverse fra loro. Belcolle e Le Strette sono simili, il primo spicca per sapidità e finale amaricante mentre Le Strette gode di maggior freschezza. Elvio Cogno è il più evoluto dei tre e si differenzia per i sentori agrumati e la tendenza ai sentori di idrocarburi. In tutte le tre espressioni di Nascetta risaltano il vitigno semi-aromatico che deliziano le narici, hanno un buon bilanciamento e denotano la propensione all’invecchiamento.

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fabio bruno



















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