Credere nell’ “Incompreso” Moscato Bianco

Autore :

fabio bruno
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Mi trovo nuovamente a parlare dell’azienda vitivinicola Ca ed Curen e questa volta si è aggiunta una bottiglia molto particolare oltre alla barbera superiore d’Asti “Generazioni” la quale mi aveva deliziato con la freschezza tipica della barbera e una certa complessità che al primo impatto passa inosservata data la sua beva facile solo che poi, però, ad ogni sorso successivo si colgono le diverse sfumature.

La proposta del ristorante Slunch Bucaneve inserito nel complesso del Centro fondo olimpico Pragelato (splendida struttura per praticare sci di fondo!) è coraggiosa, propone con i suoi piatti un vino bianco dal vitigno che in molti miei post (è un mio pallino) l’ho definito un varietale dalle mille sorprese.

Ed ecco, quindi, trovarmi di fronte ad una versione del mio adorato Moscato Bianco nella variante originale del vino secco.

Non ho ancora avuto il piacere di incontrare i produttori però non mi è difficile capire quale sia il motivo del perché l’abbiano chiamato “L’incompreso”.

In effetti, molti storcono il naso quando si presenta un Moscato secco a tavola e la reazione è del tutto ingiustificata, tant’è che suggerisco di non nominare il vitigno al servizio e lasciare i commensali a godere di questa espressione dalle mille risorse, l’effetto che percepiranno gli ospiti sarà quello di un bianco aromatico che si sposa molto bene con affettati e formaggi oltre al consueto abbinamento con i crostacei, ne saranno poi piacevolmente sorpresi al momento del fine pasto quando gli si rivelerà il piccolo segreto.

il bianco “L’incompreso” ha un colore giallo paglierino, buoni profumi che ricordano l’acino stesso del moscato, dotato di una buona persistenza e una corrispondenza gusto-olfattiva tipica di un vino aromatico.

Si tratta di un buon bianco che potrebbe dare ancora soddisfazioni per qualche anno anche se credo che sia concepito perché possa essere maturo sin da subito ma il moscato è un varietale longevo.

Spero ancora una volta di contribuire alla diffusione del Moscato Bianco secco e che sia da monito agli appassionati ad andare a visitare i tanti vignaioli (alcuni esempi li troverai cercando “moscato” su vinoamoremio) che lo producono e frequentare i ristoratori [Link] che lo propongono credendoci fermamente.


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