Istine Cavarchione 2014 un Chianti Classico promettente


Autore :

fabio bruno
fabio bruno

Nella mia ricerca costante di vini abbordabili alle tasche ma che siano di alta qualità, mi sono imbattuto nel Chianti Istine mentre girovagavo in quella fiera dove le sorprese sono sempre dietro l’angolo, sto parlando del Mercato dei vini dei vignaioli indipendenti (mercato F.I.V.I.), e di questa esposizione di Piacenza ne ho scritto un articolo [link] con molti spunti di riflessione che hanno fatto discutere anche alcuni addetti ai lavori.

Si dice che di Chianti “vero” ne esiste ormai poco anche tra i produttori del gallo nero raffigurato sulla bottiglia che contraddistingue la denominazione del Chianti Classico.

Non sono toscano e nella mia vita di Chianti non ne ho bevuti così tanti da avallare la diffusa affermazione sopracitata però una mia piccola stima sul vino territoriale l’ho sviluppata.

Istine è certificata come azienda biologica dal 2016 e possiede circa 20 ettari di terreni vitati prevalentemente nel comune di Radda in Chianti.

Il Chianti Classico Vigna Cavarchione 2014 Istine penso che sia un ottimo spot per le dolci colline toscane e del suo panorama enogastronomico.

Come si evince dalla foto ho riproposto il “classico” binomio, l’abbinamento Chianti e fiorentina – ho cercato di ricrearlo con un bisteccone di Fassone e non Chianina – il tipico accostamento che viene servito al turista di turno venuto a visitare l’Italia e in particolare la Toscana. 

Istine Cavarchione 2014 Chianti Classico non smentisce la buona combinazione con la carne rossa, abbinamento ben bilanciato dalla freschezza e rotondità del vino con un finale asciutto e di buona persistenza.

Il vino è stato prodotto da solo uve sangiovese dalla vigna Cavarchione sita nei pressi di Gaiole in Chianti con un impianto di 6 H ad una altitudine di 420 m s.l.m.

Ha svolto una fermentazione alcolica di circa 15 giorni in vasche di cemento con macerazione di 21 giorni, successivamente in botte di legno veniva eseguita la malolattica, infine ha trascorso un affinamento di 12 mesi in botte di rovere di Slavonia.

Colore rosso rubino, profumi intensi di prugna, ciliegia, ribes, fiori appassiti, tabacco. Tannino ben presente ma vellutato, è un vino caldo e morbido, il finale risulta asciutto nonostante la buona acidità, il sorso si conclude con una buona sapidità e persistenza.

Nonostante sia già un’ ottima bevuta si potrà capire meglio tra 3 – 4 anni il reale potenziale di questo vino che all’assaggio ha tutte le premesse per migliorare ulteriormente.

Vol.: 13,5%

Prezzo :  20 – 25 euro in enoteca.

In conclusione c’è da sottolineare che il vino descritto è tratto da un impianto (Cavarchione) che in prospettiva è molto, molto promettente perché la bottiglia esposta è soltanto la seconda annata prodotta del vigneto, le viti sono giovani (impiantati nel 2009-2010) e in aggiunta la bottiglia consigliata riguarda la vendemmia 2014 che notoriamente in gran parte d’Italia non è stata tra le annate migliori ma, come in questo caso, esistono le eccezioni.

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fabio bruno

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