Bramaterra La Palazzina, la tradizione continua, anche tramite la GDO

Autore :

  

Fabio Bruno

Posto un articolo di 3 anni fa quando non esisteva ancora il blog vinoamoremio.it ma la WineList era già presente per una piccola cerchia di amici, gli stessi che mi hanno spinto ad allargare la platea attraverso il web.

Allora si trattava di una newsletter di aneddoti arricchiti da alcuni fondamentali sul vino per coinvolgere gli amici che mi leggevano.

Oggi la WineList mantiene le stesse caratteristiche di rapporto confidenziale, è rivolto soprattutto per coloro che si stanno avvicinando a questo fantastico mondo.

Ricordo con piacere il racconto sottostante perché la telefonata era reale e quasi tutti i partecipanti alla WineList sapevano chi era Toni.

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Continuo ad ascoltare i suggerimenti che mi arrivano dai lettori di questa wine list.

Mi raccomando, scrivimi se hai seguito qualche mio consiglio oppure contattami per altri motivi inerenti al vino e diffondi il verbo ai tuoi amici.

Il vino che metterò in mostra è stato proposto da Toni e dopo averlo degustato ne sono rimasto meravigliato:

Al telefono:
– Ciao Fabio sono Toni. Sono al supermercato e qua davanti ho un vino del 2004 scontato a 6,20 euro -.

– Dimmi la cantina e di che vino si tratta. Comunque ho dei dubbi 2004???-

– Anche a me sembra strano. Allora… “Bramaterra Azienda Agricola La Palazzina” –

– Mi dice qualcosa ma non ne sono sicuro. Caspita, 6 euro per un bramaterra che è un vino longevo sembra troppo poco. La cantina non mi è nuova; prendine una anche per me-

– Ok domani la stappiamo. Ciao -.

Il giorno dopo l’ho aperta, gli ho fatto prendere aria per più di mezz’ora (6 anni di bottiglia) e alla mescita si era notata la tipica colorazione rosso granato tendente all’aranciato. Nel riempire il bicchiere è arrivato delicatamente il suo profumo, di viola, girani, confettura di rabarbaro, poi ancora china, note balsamiche e di tabacco.

Al palato semplicemente una delizia di grande struttura.

Una bottiglia maturata comunque bene pur essendo sballottata nello stoccaggio della grande distribuzione.

Era probabilmente già al massimo della maturazione, senz’altro precoce, ma il risultato è stato molto buono.

In condizioni ideali ( in una cantina a temperatura controllata ), avrebbe potuto riposare molto meglio per 10-15 anni.

Il tannino era levigato e si bilanciava con la buona freschezza.

Un vino senza dubbio territoriale, austero e complesso ma al contempo l’ho trovato fresco e dinamico; “si è fatto bere” perchè ogni volta che lo sorseggiavo affioravano nuove sensazioni e nuovi profumi senza stancare.

Rispetta pienamente la tradizione vitivinicola di questo territorio dell’Alto Piemonte, precisamente a Roasio, dove la Spanna, ovvero il Nebbiolo, ha un grande passato, partendo dai più noti Ghemme e Gattinara.

Ho dato uno sguardo ad una guida di e… Bingo! Conferma un’ottima valutazione proprio per l’annata 2004.

Il giorno dopo io e Toni siamo tornati al supermercato per prendere l’ultimo cartone disponibile. Dopo due anni dall’accaduto, ne ho ancora un 2004 e per i prossimi 6 – 7 anni ho a riposo un 2009.

Ok ragazzi, anche Toni è rimasto contento della bevuta ed è in costante ricerca del super vino in offerta al supermercato.

Fate come lui, quando non sapete o trovate qualcosa che vi interessa, chiamatemi o scrivetemi.

Il ​Bramaterra è un vino molto antico il cui nome, particolarmente evocativo, rimanda alla “bramosia per la terra”. [link]

Il Bramaterra La Palazzina 2004 è stato affinato per 48 mesi in botti di rovere da 30 hl.

Il vitigno meraviglioso ancora una volta è il Nebbiolo con 70% + Croatina 20% + Vespolina 10%.

Accudiscilo per almeno 10 anni in una cantina a temperatura controllata ( 14-15 °C ).

Se non disponi di umidità e temperatura controllata, fallo riposare comunque almeno 5 anni.

Ricorda che ha 4 anni di botte, quindi ai 4 anni dall’anno della vendemmia impressa sull’etichetta devi aggiungere almeno 5 anni di cantina.

Da abbinare a cibi molto saporiti, stufati, selvaggina, formaggi stagionati.

Qualità/prezzo eccezionale.

Il Bramaterra La Palazzina ritratto in foto (mi sono permesso di dedicargli un tratto new age) è di un lotto di quell’annata (2009) dedicato alla grande distribuzione in esclusiva con Esselunga.

Lo trovi all’Esselunga intorno a 10 euro.

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Vorrei fare delle considerazioni su questa email inoltrata 3 anni fa.

Si può notare che consultavo le guide molto più di adesso.

Durante il percorso di un appassionato di vino le guide ti aiutano a capire in quale direzione andare, specialmente se si è all’inizio.

Nel caso del racconto inviato circa tre anni fa, cercavo una conferma alle sensazioni positive che mi aveva provocato il vino; in pratica, per un periodo le guide vengono trattate come se fossero la bibbia o la costituzione però, dopo questo tempo di assoluta venerazione verso i tomi più quotati, bisogna camminare con le proprie gambe per avere una coscienza critica, la quale deve essere assolutamente soggettiva.

In fondo è facile comprare una bottiglia da 50 euro e scriverne una recensione positiva con una descrizione tecnica, il difficile, sulla stessa bottiglia, è saper descrivere le sensazioni emotive e amalgamarle a quelle tecniche tanto da rendere armoniosa la scrittura e meno pesante la lettura.  

La formazione critica è utile anche per valutare i vini meno quotati o meno nominati, ed è il terreno che prediligo.

Il ricercare piccole realtà non ha l’obbiettivo di demonizzare le aziende vinicole più famose (per principio non parlo mai male di nessuna azienda per rispetto del lavoro svolto, a meno che non siano nella illegalità) perché se queste sono arrivate ad avere un brand inconfondibile è grazie alla continuità di un duro lavoro iniziato nel passato, si tratta bensì di trovare nuove realtà che possano fare lo stesso percorso dei loro colleghi più noti.

Insomma, io apprezzo chi si mette in gioco a rischio (si fa per dire) di prendere delle cantonate, andando alla ricerca di nuovi spunti, nuove realtà, lo trovo più interessante.

L’ultima considerazione è preventiva verso coloro che immancabilmente (per alcuni vedere scritto GDO scatta in automatico la repulsione) commenteranno “questo vino non è la massima espressione di questa cantina e/o di questa tipologia” oppure “ c’e di meglio in giro”, ebbene, non è questo il punto, ciò che conta è la vendita del Bramaterra anche al supermercato, un vino importante e di grande struttura sconosciuto a molti, e La Palazzina ne è una degna espressione.

Per La Palazzina essere presente sullo scaffale di una GDO è un modo per farsi conoscere ed allargare la clientela.

È una piccola realtà vitivinicola che produce un vino complesso, non facile a tutti i palati, perciò è da premiare l’audacia del produttore e di Esselunga, una collaborazione lungimirante perché si tratta di un’operazione che risale a più di 5 – 6 anni fa.

Cos’è la WineList

Fabio Bruno

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